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Pavone & Scorpioni in tour!

Le date degli eventi di presentazione. Elenco in aggiornamento.

Domenica 19 giugno: Crema (CR) – Festival letterario Inchiostro – h 14,30 – Centro Culturale Sant’Agostino, Primo Chiostro. Con Lucia Tilde Ingrosso.

Mercoledì 29 giugno: Milano h 19 – Cascina nascosta (Parco Sempione). Con Alberto Cristofori. Letture di Silvia Messa, Teresa Nappi e Galileo Cingolani.

Giovedì 7 luglio: Diretta Instagram – h 20,30 – Summer Book Festival

Mercoledì 13 luglio: Diretta Instagram – h 20,30 – I lettori delle sette. Con Lucia Melcarne.

Mercoledì 20 luglio: Taranto – h 20 – Via D’Aquino, davanti alla libreria Mandese. Con Angela Maria Todaro e Antonio Mandese.

Giovedì 28 luglio: Massafra (TA) – h 20 – Massafra World Library, Palazzo De Notaristefano, via Vittorio Veneto 15 – Con Rosaria Di Bartolo e Gaia Favaro.

Martedì 2 agosto: Francavilla Fontana (BR) – H 19 – Castello Imperiali – Con Domenico Attanasi e Vincenzo Della Corte.

Giovedì 4 agosto: Taranto – H 18,30 – Giustizia per Taranto – Agorà di Piazza Marconi. Con Alessandra Convertino e Leonardo La Porta.

Mercoledì 17 agosto: Castellaneta (TA) – H 19 – Chiostro del convento di San Francesco d’Assisi. Con Maria Teresa Stasolla e le atmosfere sonore dei Talassa.

Martedì 30 agosto: Statte (TA) – H 19,30 – Biblioteca Comunale di Statte. Con Roberta Criscio.

Mercoledì 31 agosto: Putignano (BA) – H 19,30 – Plebiscito di libri – Piazza Plebiscito.

Sabato 17 settembre: Milano – Biblioteca Cassina Anna. Con Sergio Cucci.

Sabato 24 settembre: Lucca – Libreria Ubik, via Fillungo. Con Gina Truglio.

Giovedì 6 ottobre: Grottaglie (TA) – H 18,30 – Il giardino segreto – Via Caravaggio, 51/B. Con Miriam Putignano.

Venerdì 7 ottobre: Capurso (BA) – Biblioteca Comunale. Con Maria Teresa Stasolla.

Sabato 8 ottobre: Casamassima (BA) – H 18,30 – Pianeta Libro, Parco Commerciale Casamassima. Con Anna Puricella.

Domenica 9 ottobre: Manduria (TA) – H 19 – Museo Civico – Via Omodei, 28. Con Giuse Alemanno.

Martedì 22 novembre: Piacenza – H 18,30 – Fabbrica & nuvole – Via Roma, 163. Con Gabriele Dadati.

Giovedì 24 novembre: Diretta Facebook – H 21 – Helena e i libri.

Venerdì 25 novembre: Bollate (MI) – L’Orablù bar – via Dante Alighieri 71 – “Fra moglie e marito mettiamoci un libro… anzi due!”, come avrete capito con Lucia Tilde Ingrosso. H 19,30: cena con gli autori. H 21presentazione dei libri.

Domenica 27 novembre: Milano – H 11 – Arci Corvetto – Via Oglio, 21 (Metro Brenta) – Con Fernando Coratelli.

Giovedì 12 gennaio 2023: Novara – H 18 – Circolo dei Lettori – Castello Sforzesco – Con Eleonora Groppetti.

Sabato 12 marzo 2023: Milano – H 14 – Book Pride – Superstudio Maxi – via Moncucco – Firmacopie.

Sabato 25 marzo 2023: Milano – H 16,30 – Libri e collane d’autore – Via Capecelatro, 75 (Metro San Siro Ippodromo) – Con Marina Garlassi.

Venerdì 14 aprile 2023: Milano – H 18 – Libreria In cerca di guai – Via Palma, 3 (Metro Gambara) – Con Lucia Tilde Ingrosso.

Sabato 20 maggio: Torino – Firmacopie – H 18-19 – Salone del libro – Stand Laurana – R78 Padiglione 3.

Sabato 3 giugno 2023: Fano (PU) – Libreria Mondadori – Firmacopie.

Martedì 5 settembre 2023: Milano – H 18,30 – Festival Letterario Labò – Viale Zara, 9.

Dalla B sfumata alla D. Ma conta solo la maglia

Articolo uscito sul Quotidiano di Puglia del 24 agosto.

Offrirsi come vittime sacrificali al Grottaglie sperando di limitare le perdite non è esattamente il tipo di partita che si sognava da bambini per la propria squadra. Eppure ogni tifoso, di qualsiasi club, per dirsi davvero tale, dovrebbe vivere un’esperienza come quella capitata ai supporters rossoblu l’altra sera al D’Amuri. Perché solo grazie a una partita del genere si può capire fino in fondo cos’è questo amore per la maglia di cui tanto si parla, spesso a sproposito.
“Per la maglia” si cantava sui gradoni, mentre le due squadre entravano in campo e sotto le maglie rossoblu battevano all’impazzata i cuori di undici ragazzini piccoli da fare tenerezza. E davvero, l’altra sera, del Taranto, oltre alle maglie e al cuore c’era poco altro. Non c’erano i palcoscenici importanti, non c’erano i traguardi prestigiosi, non c’era la continuità societaria (era la prima partita del Taranto F.C. 1927), non c’era la preparazione atletica, non c’era la famosa “amalgama” resa immortale dal Cavalier Pignatelli (“E accattàme pure a ijdde”…), non c’era un solo giocatore conosciuto o comunque dotato di una significativa esperienza. C’erano però centinaia di tifosi che, con una passione che rasenta la follia, si sono presentati all’appuntamento con immutato calore, facendo finta che le vicende degli ultimi mesi – capaci di far vacillare le fedi più incrollabili, ma evidentemente non le loro- non li abbiano scalfiti. Così, con cori e vessilli (“Cambia il vento ma noi no” recitava uno di questi) si sostenevano quegli undici bimbi spauriti chiamati a impersonare l’idea astratta del Taranto. Fra autoironia, sincero entusiasmo e un po’ di magone, si studiavano i giovani e sconosciuti virgulti. Il numero sette con un paio di buone giocate guadagna l’approvazione degli spalti, ma ce ne fosse uno che sappia come si chiami. Allora dal pubblico si leva una voce: “Scusa, sette, come ti chiami?”. E siccome quello giustamente pensa a giocare, si ripiega su un coro anonimo: “Sette! Sette!”.
Dopo otto minuti eravamo già sotto di due gol. “Non fa niente, va bene lo stesso”, si filosofeggiava in gradinata, e giù scroscianti applausi. Si era mai visto un simile spirito decoubertiniano? No: presto smetterà nuovamente di vedersi, e si tornerà a pretendere i risultati ad ogni costo. Il risultato invece l’altra sera non contava. Però di prendere un cappotto dal Grottaglie, senonaltro per motivi climatici, si sarebbe fatto volentieri a meno. I ragazzini ce l’hanno messa tutta, e ci hanno accontentato. Non solo hanno evitato la temuta goleada, ma hanno anche accorciato le distanze, prima che gli avversari fissassero il punteggio sul 3-1. Quando il numero dieci (solo dopo abbiamo scoperto che si chiamava Curri) ha messo a segno il primo gol del nuovo Taranto, il boato è stato sonoro, gioioso, coinvolgente. Ci siamo abbracciati, baciati, dati pacche sulle spalle e abbiamo capito che – anche se può sembrare una forma di consolazione – la serie in cui si gioca è solo un piccolo dettaglio: ciò che conta è continuare ad esserci con l’orgoglio, l’allegria, la grinta e lo spirito comunitario di sempre. E noi, nonostante tutto, siamo ancora qui.

Tarantini-Tunisini, la sfida più bella

Ecco il testo dell’articolo di Giuliano, uscito il 16 aprile in prima pagina sul Quotidiano di Taranto:

La partita più bella dell’anno non sarà Taranto-Lanciano. Non lo sarà comunque vada, perché mancheranno i fuorisede. La partita più bella dell’anno si giocherà oggi alle 16, a Grottaglie (campo “San Francesco de Geronimo”, zona Monticelli), dove i tifosi rossoblù si confronteranno con dei fuorisede un po’ speciali: i migranti tunisini della tendopoli di Manduria.

“Un’amichevole di calcio dal sapore vagamente ribelle, ma straordinariamente civile”, si legge sul sito dei Taranto Supporters, gli organizzatori dell’iniziativa, gli stessi che, puntualmente, marciano con sciarpe e striscione a ogni manifestazione cittadina in favore dell’ambiente.

Una partita improbabile e poetica come quelle di certi racconti di Osvaldo Soriano. Emozionate ed emblematica come nei film di Salvatores. Viene in mente lo spiazzo pietroso di Mediterraneo, con lo scalcagnato contingente italiano che gioca ignaro di come tutto, altrove, sia cambiato. Viene in mente soprattutto la partita nel deserto di Marrakech express, commovente e liberatoria, sulle note di La leva calcistica… di De Gregori.

“Calcio per la libertà, libertà per il calcio”, questo lo slogan del match. Che mette insieme due istanze certo molto differenti. Quella dei ragazzi del Nordafrica, alla ricerca di un futuro e della libertà, e quella dei tifosi, che vorrebbero coltivare la loro passione senza criminalizzazioni e provvedimenti cervellotici. Ma in fondo sta proprio qui il maggior pregio di questa iniziativa: nel sottolineare che i ragazzi del mondo sono uguali, sognatori e un po’ incoscienti, e sono quasi sempre meglio di come qualcuno li vorrebbe dipingere. E per dimostrare tutto questo, niente è meglio di una partita di calcio.